La giornata delle sorelle giubilari di vita consacrata si è svolta in un clima sereno e fraterno.
Le sorelle che hanno ringraziato il Signore per il dono della vocazione religiosa e per la fedeltà a questa chiamata sono state 64, così rappresentate: 12 hanno festeggiato il 25°; 2 il 40°; 32 il 50° e 18 il 60° di professione e 27 sorelle accompagnatrici.
All’arrivo di ognuna la Presidente apponeva una medaglia con fiocco di diverso colore in base all’anno di festeggiamento, mentre Sr. Fiorella Schermidori faceva ripetere i canti per la celebrazione.
Alle ore 09,50 la presidente Madre Roberta Branco ha dato il saluto e una breve introduzione alla giornata, ringraziando le Famiglie religiose e le Superiori locali per aver dato la possibilità alle festeggiate di prendere parte a questo evento significativo della propria consacrazione.
P. Gianmatteo ha tenuto la conferenza – lectio sul brano di Giovanni cap. 21.
Il capitolo 21 di Giovanni è stato letto in parallelo con Genesi 3, in quanto il primo rappresenta un’alternativa positiva al secondo: in Giovanni, la fame e il cibo non sono occasione di peccato, mentre lo sono in Genesi 3; in Giovanni c’è qualcuno (il discepolo amato) che sa riconoscere la presenza del Signore, mentre in Genesi 3 né Eva né Adamo sanno riconoscere la presenza del Signore; in Giovanni, Pietro riacquista la dignità perduta perché si “riveste” non appena accoglie l’annuncio che c’è il Signore; in Genesi 3, non essendoci nessuno che annunzia che c’è il Signore, Eva e Adamo perdono la loro dignità e si ritrovano nudi.
Terminata la conferenza diverse religiose hanno espresso risonanze e posto quesiti ai quali il relatore ha dato risposta arricchendole di ulteriori contenuti.
Con in mano le lampade accese e con giubilo, accompagnate da due concelebranti, sono entrate nella cappella dello Spirito Santo e ognuna ha deposto sull’altare la propria lampada; dopo l’omelia, la Presidente ha chiamato per nome le giubilari le quali hanno risposto, come nel giorno della Professione:”ECCOMI”, insieme si è rinnovata la formula di consacrazione religiosa alla quale è seguito un applauso gioioso e commosso, la celebrazione dopo la procesione offertoriale è continuata come di rito. Non si è potuto andare al Santuario a rendere l’omaggio floreale come ogni anno poiché si stava celebrando un matrimonio, ma questo gesto è stato realizzato dopo pranzo al santuario grande, dove, vi era la statua della Madonna di Fatima pellegrina.
Ognuna riprendendo la sua lampada, per poi portarla nella propria comunità, a ricordo di questo evento, si è recata nella sala pranzo.
In un clima davvero festoso consumato il pranzo scelto e con il taglio della torta e il brindisi finale e con confetti distribuiti in apposite coppette abbiamo reso lode a Dio.
Si è pregato il S. Rosario, insieme ad un numeroso gruppo di pellegrini e dopo aver ringraziato Maria, siamo ritornate alle nostre comunità.
Ringraziamo il Signore, che tutte le iniziative programmate a livello USMI Lazio, sono state realizzate con una ottima partecipazione e buona animazione.
La Presidente Regionale
Madre Roberta Branco